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Nella nostra società turbolenta, gli osservatori ed analisti mondiali sono terrorizzati da un problema irrisolto e da un un futuro imprevedibile e ricco di variabili ed incertezze.
Per aumentare il tasso di successo di una soluzione, bisogna considerare non soltanto le conseguenze che tali decisioni possono avere sul futuro prossimo, ma sulla molteplicità dei futuri generativi.
Abbiamo la cattiva abitudine nel considerare il tempo in 3 fasi come il passato, presente e il futuro.
Anche nel settore del project management ampio spazio viene dato alle strategie e tecniche di gestione avanzata dei progetti sia semplici e sia complessi.
Ma con la possibilità estesa ed infinità della simulazione di calcolo dei supercomputer di oggi, sarebbe un peccato non osare ad ingabbiare nelle strategie di oggi anche le propaggini dell'anticipazione dei futuri generativi.
La Futures Literacy, sviluppata nell’ambito del nuovo programma dell'UNESCO e promosso da molte agenzie governative e prestigiose università, è la capacità di immaginare non il futuro prossimo, ma una molteplicità di futuri generativi diversi tra loro in maniera speculare, così da ottenere un riflesso nitido e ben messo a fuoco delle varie alternative di scelta operativa.
Ampliando ed allargando la visione e lanciando il nostro sguardo oltre i confini temporali del vivere il tempo presente, possiamo integrare in ogni nostra decisione le variabili definite e i costanti conosciuti.
Ovviamente questo modo di elaborare il pensiero del futuro aumenta il livello di complessità nelle nostre scelte, però in questo modo anche il margine operativo dell’incertezza e di altri fattori variabili (e mai considerati prima, perchè ritenuti forse superflui) vengono drasticamente ridotti.
Comprendere l’anticipazione umana richiede quindi una grande capacità di analisi, per innescare, creare e rafforzare le aspettative future, che costituiscono immaginari futuri attraverso i quali vengono costruite identità di gruppo, e per contribuire a creare coalizioni sociali.
La matrice delle aspettative aumenta, mentre nel contempo quella dei limiti diminuisce.
Si tratta di unire in un "Continuum Perpetuo" il tempo del III millennio e non più diviso concettualmente in passato, presente e futuro.
Una decisione non è MAI per sempre, ma si deve continuamente aggiornare in un processo evolutivo adattivo.
EGov Metric Future Labs
Joseph Caristena