Perché bisogna edificare una consapevolezza e sviluppare una coscienza sul concetto della 'Diplomazia Culturale’ come pilastro delle relazioni tra le regioni del Sud e le nazioni che si affacciono sul Mar Mediterraneo.
A prima vista, “alfabetizzazione” sembrerebbe un termine comprensibile a tutti.
Ma allo stesso tempo, il concetto di alfabetizzazione si è rivelato complesso e dinamico, continuando a essere interpretato e definito in una molteplicità di modi.
Le nozioni delle persone su cosa significhi essere alfabetizzati, o analfabeti, sono influenzati dalla ricerca accademica, dai programmi istituzionali, dal contesto nazionale, dai valori culturali e dalle esperienze personali e dalla nostra dinamica società (oggi estremamente turbolenta).
Secondo quanto si legge nella Dichiarazione di Persepoli, adottata dall’UNESCO nel 1975, l’alfabetizzazione è molto più del semplice processo di imparare a leggere, scrivere e contare.
Si tratta infatti di “un contributo alla liberazione dell’essere umano e al suo pieno sviluppo” e, in quanto tale, rappresenta un diritto fondamentale per tutti.
L’alfabetizzazione ai futuri ci permette di capire meglio il ruolo che il futuro ha in ciò che vediamo e facciamo. Si basa sulla nostra innata capacità di immaginare il futuro usandolo in maniera più efficace ed efficiente, per capire come prepararci ad eventuali crisi e pianificare la realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030, ad esempio, ma anche per superare la nostra dipendenza da illusioni di certezza rispetto al futuro, liberandoci dalla fragilità e vulnerabilità che queste illusioni creano.
L’alfabetizzazione universale rappresenta una delle grandi battaglie dell’umanità.