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Nel mondo troppi errori sono stati commessi nel passato !
L'unica strada da intraprendere è quella di prendere decisioni multidimensionali dal punto di vista temporale e spaziale.
Altre forme di intelligenze già esistono nel futuro, non bisogna cercarle nello spazio.
In questo ecosistema di intelligenza artificale (AI Ecosystem) dove la potenza di calcolo dei supercomputer ha raggiunto picchi di 300 petaflop, gli osservatori ed analisti di tutto il mondo sono, ormai, consapevoli che esistono gli strumenti tecnologici e le competenze per disegnare modelli predittivi e scenari di futuri generativi in tempo reale.
I cambiamenti che si sono verificati a livello planetario nel 2020 hanno costretto, anche i più irriducibili difensori dello status quo, o coloro che difficilmente sono disposti a cambiare "mindset", a rivedere tutto: da un diverso stile di vita, a un modo di pensare, di fare, organizzare o pianificare completamente diverso, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La Futures Literacy o alfabetizzazione ai futuri "generativi" è l’idea di una nuova competenza che dobbiamo acquisire.
Le forme tradizionali di alfabetizzazione quali imparare a leggere, scrivere, fare semplici calcoli, rimangono sicuramente fondamentali, ma nel III millennio non sono più sufficienti.
Ci troviamo di fronte al più grande cambiamento di tutti i tempi dove l'intelligenza artificiale, il quantum computing, il deep machine learning possono rapppresentare indubbiamente delle opportunità uniche per sfruttare al meglio la potenza ed il potere di calcolo dei super computer per disegnare modelli predittivi che siano il più possibile la continuità con zero latenza del nostro presente.
Tutto sta cambiando troppo rapidamente e questo crea un "caos mentale", generando ansia e attacchi di panico crea un disorientamento generale.
Sebbene non ci sia mai stato un periodo nella storia dell’umanità senza cambiamenti profondi, quello che distingue la nostra fase storica è che questi mutamenti sono in costante e costante accelerazione.
Non vogliamo sicuramente che tutte le nostre decisioni quotidiane vengono prese esclusivamente dagli algoritmi.
L'UNESCO ha organizzato il giorno 8 dicembre 2020 il primo Summit sulla "Generazione dei Futuri Possibili" (Generative Futures).
Ecco il link: >>> UNESCO & Futures
In meno di un anno abbiamo modificato abitudini sociali lunghe quasi un secolo: dai modelli di consumo e stili di acquisto, alle scelte di viaggio e turismo e intrattenimento, agli stili di insegnamento e apprendimento, compresi i modelli didattici (come l'elearning) e pedagogici, per non parlare di quelli lavorativi che sembravano intoccabili (come lo smart working).
L’ Italia già nei mitici anni '60, per prima in Europa, muoveva i fili per lavorare su una sensibilizzazione alle criticità demografiche che, si sapeva già, sarebbero arrivate.
In un' intervista del 1973 di Piero Angela ad Aurelio Peccei, - fondatore nel 1968 del Club di Roma, - riuscì a raccogliere delle espressioni intellettuali che già facevano riferimento alla complessità della nostra società, e al pensiero sistemico come elemento di conoscenza utile per creare una visione e strategica del futuro.
Concetti come il peso della demografia per la sostenibilità dello sviluppo umano sul pianeta e altro, tutti temi con i quali adesso abbiamo a che fare senza possibilità di rinviarli, che sono esplosi nella loro drammaticità evidenziando le fragilità e vulnerabilità planetarie, da gestire, oggi, con estrema urgenza.
La Futures' Literacy (FL) è la capacità che consente ai leaders del mondo di prepararsi ai continui cambiamenti in arrivo in una successione così veloce e dirompente che l'umanità non ha mai conosciuto sino ad oggi.
"Be Ready for Change !"